Le azioni

Comune di Ancona

ll Comune di Ancona, in qualità di Ente capofila, svolge un ruolo di verifica e di coordinamento tra le varie azioni dei parner, che esplica anche con interventi di promozione, sensibilizzazione e divulgazione rispetto ai temi strategici, alle attività e alla progressione del progetto, anche in ragione della completa aderenza delle politiche ambientali dell'Amministrazione del capoluogo con le finalità e azioni progettuali. “Con la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra i vari partner – spiega l'assessore all'Ambiente del Comune di Ancona Michele Polenta - si avvia ufficialmente il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariverona. È un privilegio ma anche un'importante responsabilità per il Comune di Ancona essere capofila di un ampio partenariato pubblico-privato, di cui fanno parte, tra gli altri, l'Ente Parco del Conero, il CNR Irbim e i comuni di Sirolo, Numana e Camerano. A testimonianza non solo della strategicità del progetto stesso, ma anche dell'alta capacità progettuale della nostra Amministrazione comunale sui temi che caratterizzano le moderne politiche ambientali. Abbiamo potuto constatare che all'interno di "Sistema" sono indicate molte azioni riconducibili alle attività che l'Assessorato all'Ambiente, con la propria Direzione, ha perseguito in questi ultimi due anni

Parco del Conero

Il Parco del Conero si occuperà della diffusione di pratiche ecologiche di gestione volte all’aumento della fertilità del terreno. In particolare, in venti aziende agricole dell’area protetta verranno sperimentate pratiche agronomiche innovative rivolte ad aumentare l’humus nel terreno. La sperimentazione prevede anche l’acquisto di alcuni macchinari agricoli da utilizzare nelle aziende per interrare la paglia o altro materiale compostabile. Inoltre l’Ente Parco entro il 2022 completerà il potenziamento del Centro Visite Ente Parco col recupero del “Teatro del Conero” che può ospitare sino a mille spettatori, mentre entro il 2023 realizzerà interventi per favorire la salvaguardia della biodiversità locale rispetto alle specie aliene ed invasive tramite il rinnovamento dei due centri di accoglienza delle tartarughe di terra e d'acqua dolce nel cortile della sede del Parco. “Siamo particolarmente soddisfatti che ancora una volta la Fondazione Cariverona si sia dimostrata attenta e disponibile a sostenere un progetto che riguarda molti partner del territorio come il progetto Sistema – spiega Daniele Silvetti, Presidente del Parco del Conero – e che per noi tocca aspetti fondamentali per l’attività dell’Ente parco come quelli legati all’agricoltura, alla promozione e valorizzazione e alla tutela della fauna”.

CNR – IRBIM di Ancona

Il CNR – IRBIM di Ancona, l'Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è il partner scientifico istituzionale di Sistema e partecipa con una serie di azioni che puntano a rivalutare il comparto della pesca artigianale delle coste. Saranno direttamente coinvolti gli operatori della piccola pesca così da formarli sull’adozione di attrezzature che, sulla base delle evidenze scientifiche, meno impattano sull’ambiente. E verrà intrapreso un percorso di consolidamento del marchio QM – Qualità garantita delle Marche per favorire la cultura di un prodotto ittico a filiera corta di elevato valore e fondato su tecniche di pesca sostenibili. Strumenti in grado di portare risorse in più al settore ittico, in sofferenza per il calo delle risorse e per la crisi energetica. Luca Bolognini, il responsabile di progetto per CNR-IRBIM, spiega: “Il progetto dà all’Istituto l’opportunità di portare avanti importanti ricerche riguardo la gestione sostenibile dell’attività di pesca, che mirano sia a migliorare la conservazione delle risorse marine, sia a rendere meno impattanti e più efficienti le tecnologie impiegate. Per il territorio anconetano, il settore della piccola pesca rappresenta da sempre un settore fondamentale da un punto di vista nutrizionale ed economico, oltre che fortemente legato alla memoria storica della cultura e tradizione del mare. Questa attività di pesca può abbracciare il concetto di sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo di attrezzi fissi e più selettivi, tali da ridurre gli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse biologiche. L’obiettivo del CNR-IRBIM è dunque quello di lavorare a stretto contatto con i diretti interessati del settore, gli operatori della pesca, come rotta per uno sviluppo ancora più sostenibile, garantendo un maggior coordinamento e collaborazione tra tutti gli attori della filiera ittica, allo scopo di valorizzare il prodotto locale.”

CSV Marche Ets

CSV Marche Ets – Centro Servizi per il Volontariato delle Marche realizzerà una serie di attività di sensibilizzazione nelle scuole di Ancona, Sirolo e Numana, così da coinvolgere i giovani in una mappatura di spazi e luoghi che potrebbero essere oggetto di recupero e restituzione alla comunità attraverso azioni di pulizia, cura del verde e del bene comune. Inoltre collaborerà con Polo9 nelle attività di rete e scambio di buone pratiche con realtà del Terzo settore che in Veneto promuovono azioni analoghe a quelle di Sistema. Nel corso del progetto insieme a CNR – IRBIM il Centro di Servizi per il Volontariato realizzerà la campagna informativa Marine Litter, su inquinamento marino e pratiche di comportamento rispettose per l’ambiente. “Come Centro Servizi per il Volontariato regionale siamo impegnati da lungo tempo in progetti che mirano a far riflettere i ragazzi e ragazzi delle scuole sul valore del bene comune – spiega Simone Bucchi, presidente di CSV Marche Ets – Grazie al progetto Sistema e all’azione di mappatura degli spazi da recuperare, i giovani potranno continuare a formarsi sui temi dell’ambiente, del rispetto e dell’impegno civico, della partecipazione attiva e inclusiva. Tutte dimensioni connesse fra loro su più livelli”.

Polo9

Il percorso della cooperativa Polo9 è orientato a creare nuove possibilità lavorative per i giovani anche in condizione di fragilità grazie all'esperienza maturata e certificata, e alle oltre 250 aziende con le quali collabora da anni. Si attiveranno dei tirocini formativi destinati agli under 35 anche svantaggiati e esperienze di stage nella Regione Marche per la tutela del patrimonio archeologico e ambientale, oltre che in strutture di promozione turistiche e culturali. Rispetto all’educazione e alla formazione, si realizzeranno laboratori didattici in sinergia con Yo - Your Opportunity per le nuove generazioni e gli utenti accolti nei servizi di Polo9 per minori, anche stranieri non accompagnati. Previsto anche uno scambio di buone prassi e networking con una rete di enti veneti conosciuti da Fondazione Cariverona e con i quali Polo9 ha già in essere progettualità, per una crescita di competenze e una sinergia di intenti. Spiega Costanza Schiaroli, team progetti e sviluppo Polo9: "Abbiamo scelto di occuparci di formazione e tirocini per giovani e individui più fragili perché ambiente e tutela del patrimonio culturale e naturalistico possono diventare una leva di sviluppo sociale imprescindibile per l'inclusività di ognuno oltre che per dare continuità all'esperienza di YO your opportunity. Nello stile di Polo9 lo faremo facilitando sinergie nel territorio, sia sui contenuti che economiche, con progetti, reti e servizi già attivi. Rafforzeremo inoltre la community interregionale di partner veneti che da qualche anno collaborano con noi su progettualità di Cariverona che uniscono nuove generazioni, digitale, trasformazione green, turismo sostenibile, educazione innovativa".

Casa delle Culture

L’associazione Casa delle Culture assieme all’associazione Il Pungitopo promuoverà delle attività di sensibilizzazione ambientale che avranno luogo soprattutto lungo il percorso Direzione Parco, il sentiero che collega il quartiere di Vallemiano con il Parco del Conero. Qui tra passeggiate pubbliche e iniziative aggreganti, sarà valorizzato il patrimonio naturalistico in contesto urbano, verranno installati dei nidi artificiali e dei cartelli informativi sulle caratteristiche arboree e faunistiche della zona. "Sistema ci permette di continuare a lavorare per Direzione Parco, un progetto nato dal basso attraverso un crowdfunding civico nel 2016 a cui i cittadini dimostrano affezione tutt'oggi attraverso donazioni e continua fruizione - spiega Emanuela Capomagi, presidente Casa delle Culture - Il sentiero è prezioso per la sua vicinanza ad un quartiere molto urbanizzato,dove ha un importante ruolo nell'incentivare la mobilità dolce, nonché come scrigno di biodiversità dove i cittadini fruiscono della natura e contribuiscono alla sua cura e incremento. Basti pensare che dal 2018 sono stati piantumati volontariamente più di 40 alberi nella zona nell'ambito di varie iniziative

HORT

La cooperativa HORT potrà potenziare le attività educative proposte già da anni all'interno del Parco del Cardeto. Il progetto prevede infatti l'allestimento di nuovi spazi in chiave didattica all'interno dei locali delle Casermette e la realizzazione, nelle aree verdi di pertinenza della struttura, di una fattoria urbana attraverso l'installazione di orti sociali e l'adozione di animali da cortile. L'obiettivo è quello di creare un polo di riferimento didattico, culturale e ricreativo per la città ed il territorio in materia di sostenibilità ambientale e buone pratiche in agricoltura, anche attraverso lo sviluppo di attività di agricoltura sociale. La fattoria sarà organizzata per accogliere diverse tipologie di utenti (studenti, longevi, soggetti con abilità differenti) al fine di aumentare l'inclusione sociale e il loro benessere psico fisico."Attraverso Sistema, la HORT ha l'opportunità di creare una fattoria urbana e di sviluppare ulteriormente il Centro di Educazione ambientale all'interno del Parco del Cardeto - spiega Martina Perugini, presidente della cooperativa - Il progetto inoltre mira a creare attività didattiche, ricreative e terapeutiche per le scuole, la cittadinanza e le associazioni che operano nel sociale. Infine la fattoria urbana sarà un ulteriore punto di connessione e di incontro per divulgare tematiche scientifiche e tecniche di un'agricoltura sociale e sostenibile calata sul nostro territorio".

Scholanova di Varano

L’aps Scholanova di Varano avrà la possibilità di potenziare L’Alveare di Varano, ex laboratorio ceramico della frazione che diverrà anche centro per la formazione, divulgazione e progettazione di buone pratiche d’apicoltura. L’Alveare di Varano sarà il punto di raccordo e di riferimento del “Sentiero della api”, progetto integrato all'Alveare e che sarà un percorso pedonale naturalistico e integrato nell’ecosistema, segnato da cartelli informativi, che connetterà le zone verdi di Ancona con il parco del Conero e che diverrà una risorsa per progetti didattici mettendo in relazione tra loro i vari apicoltori dell’area naturalistica. Lungo il sentiero verranno disseminate anche statue in pietra, legno e ceramica di recupero. Ilse-Maria Ratsch, presidente dell’associazione Scholanova di Varano, spiega: “Il progetto Sistema prevede percorsi verso una riconversione ecologica della nostra società e con il nostro progetto vorremmo aprire ‘Porte’ ai cittadini per integrarsi con il sistema rurale, agricolo e delle aree ‘protette’ del Parco del Conero passando attraverso corridoi verdi urbani, orti e giardini urbani, alla scoperta delle produzioni gastronomiche in una rinnovata coscienza dei sapori del luogo”.

Sineglossa

L'organizzazione culturale Sineglossa pubblicherà una nuova guida della collana Nonturismo, edizioni Ediciclo, dedicata ad Ancona, curata dallo scrittore Wu Ming 2 e da una redazione di comunità formata da abitanti del luogo con l'incursione di artisti, creativi, economisti, urbanisti, botanici, storici. Lo scopo è far affiorare e presentare ai viaggiatori elementi d’unicità del territorio attraverso narrazioni letterarie, esercizi allo sguardo, illustrazioni visionarie e immagini del passato. Non solo, ispirandosi ai temi emersi durante gli incontri di redazione della guida Nonturismo Ancona, saranno creati quattro itinerari dove artisti visivi internazionali realizzeranno opere di land art. Federico Bomba, Direttore di Sineglossa, spiega: "Lasceremo alla città una guida nonturismo per dare voce alle cittadine, ai cittadini e alle realtà del territorio che desiderano costruire e raccontare una nuova identità di Ancona"
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